Il progetto è frutto di una collaborazione tra Edizioni Lavoro e Avagliano editore

Nasce “Opificium”, la prima collana di narrativa sul lavoro e il sociale nell’era delle transizioni, frutto di una collaborazione tra Edizioni Lavoro e Avagliano editore. Il primo volume esce in questi giorni, si intitola “Smistamenti” ed è un’antologia di dieci racconti di altrettanti autori che narrano il lavoro in tutte le sue aspirazioni ed esperienze: sognato, agognato, perduto e ritrovato, flessibile e precario. Conquistato. Difeso. Trasformato. Il lavoro è il “centro di gravità permanente” di ciascuno di noi. Volano di emancipazione, autonomia, libertà e di esercizio attivo di cittadinanza. Ma lo è ancora oggi, sullo sfondo di un mondo in profonda trasformazione? È sempre al primo posto nella lista dei nostri desideri? Le voci raccolte in questa antologia misurano la difficoltà di entrare nell’universo del lavoro o di restarci, l’aspirazione di integrare la sfera professionale con quella personale, come due facce della stessa medaglia. Sono le voci che ci rappresentano, che ci raccontano di sicurezza e dignità, di benessere psicofisico e di nuove modalità di prestazione professionale, anche quando denunciano l’assenza di opportunità o di competenze aggiornate. Dieci racconti, senza fronzoli, intimisti, “lacrime e sangue”, che ci parlano di incidenti sul lavoro, di emigrati dal Sud al Nord, di lavoro in fabbrica, di chi è in cerca della prima occupazione e di chi si aggiorna online perché il suo lavoro sta cambiando velocemente. Un’unica narrazione emotiva in cui tutti noi possiamo rispecchiarci.