Obiettivo del progetto è riuscire a rispondere in modo puntuale e più efficiente ai bisogni delle persone più fragili ed emarginate
Ha preso avvio nella serata di sabato 1 aprile, con la “Notte della solidarietà”, lo studio della popolazione senza fissa dimora del territorio comunale di Roma, iniziativa voluta dall’assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica. Obiettivo del progetto è riuscire a rispondere in modo puntuale e più efficiente ai bisogni delle persone più fragili ed emarginate con un censimento che, con l’ausilio di un questionario, riesca a condurre un’indagine qualitativa raccogliendo informazioni socio-sanitarie, ma anche personali, sull’individuo che vive per strada. Seguendo le indicazioni ETHOS dell’Unione Europea, che identifica i parametri della “grave esclusione abitativa”, si è deciso di effettuare una rilevazione nel corso di una notte, con l’obiettivo di individuare il maggior numero possibile di senzatetto che vivono per strada, in macchina e nei parchi cittadini. Per realizzare con efficacia e precisione tale indagine, l’Amministrazione ha coinvolto in questa prima fase le forze sociali e i cittadini, in particolare un nutrito gruppo di studenti dell’Università di Tor Vergata. Circa 200 volontari, che hanno seguito due incontri di formazione, hanno effettuato le interviste dedicate ai senza fissa dimora presenti nel rione Esquilino e nell’area intorno a Piazza dei Cinquecento. L’Ufficio Cartografico di Roma Capitale, per facilitare le operazioni, ha suddiviso la zona in 24 “aree d’indagine” e i volontari, divisi in equipe composte da 5 persone, hanno percorso a piedi tutta l’area loro assegnata e compilato i questionari laddove abbiano incontrato un senzatetto. Il materiale raccolto sarà poi elaborato in una fase successiva.