Provate a immaginare Romanzo Criminale che incontra la fantascienza distopica, ovvero una realtà alternativa nella quale Roma è una città proiettata nel futuro ma pervasa dallo spirito del passato, ritornato in auge per volontà di una malavita che si muove tra le ombre e sfrutta i desideri, le ossessioni e i vizi del popolo, per dominarlo e per nutrire la propria sete di potere. E’ questo il tema portante di “Ombre dal futuro”, il romanzo scritto da Alessandro Maiucchi. Un libro che intreccia generi differenti, con una trama disseminata di riferimenti alla cultura pop(olare) contemporanea, con citazioni cinematografiche, letterarie e musicali. L’aspetto forse più sorprendente del romanzo è la capacità dell’autore di immaginare un imminente domani in modo assolutamente credibile, con una tecnologia versione ‘upgrade’ di quella già oggi disponibile e, proprio per questo, verosimile e inquietante. Un vero e proprio sguardo al futuro come potrebbe diventare, se il mondo degli affari sporchi si legasse a doppio filo con quello della tecnologia e della politica. La lettura pretende attenzione, per via dei tanti personaggi e delle sotto-trame che lentamente si intrecciano fino all’epilogo, mentre sullo sfondo domina una Roma disturbante, che appare intrappolata tra un glorioso passato che ritorna prepotente e un presente fatto di inganni, criminalità e corruzione. Il ritratto che emerge è quello di una società svuotata dei suoi più elementari valori positivi, a vantaggio di una crudeltà che sembra permeare ogni cosa, dall’arena di un Colosseo ipertecnologico alle sfide per il comando della Tela Nera, il network di criminali che si oppone all’Impero Romano. Questo romanzo è molto più della sua sintesi: è tecnologia, è distopia, è poliziesco, è mafia, è thriller, è epico. La scrittura di Maiucchi è asciutta, ma capace anche di scandagliare l’animo dei protagonisti, donando loro personalità riconoscibili. Un libro fatto di azione ma anche di dialoghi significativi, con descrizioni efficaci che catturano il lettore. Un romanzo originale ma anche radicato nella tradizione dei crime italiani contemporanei. L’idea di una vita futura inquietante e credibile è stata sapientemente impressa su carta, il lettore è proiettato in una dimensione in cui la gloria della Roma imperiale, cui si ispira il romanzo, viene rivisitata in un futuro che sembra vicinissimo, dove i social network sono complici di un mondo politico corrotto e di un’umanità svuotata di ogni valore positivo. Nessun personaggio è come sembra, ogni personalità è studiata e ritratta con tratti semplici e diretti ma mai banali o superficiali, talmente ben delineati che potrebbero essere tutti considerati personaggi principali. La prima stesura del romanzo risale al 2009, eppure sorprende il parallelismo con gli eventi dei nostri giorni. Sarà davvero questo il futuro che ci attende?