L’ultimo rapporto di Unirima mostra che il Bel Paese ha riciclato circa 7 milioni di tonnellate di carta da macero (+3% rispetto all’anno precedente), pari a 13,3 tonnellate al minuto
Ottimi segnali dal riciclo della carta: l’Italia è seconda in Europa (dietro solo alla Germania). Il rapporto 2022 dell’Unione Nazionale Imprese Recupero e Riciclo Maceri (Unirima) offre un quadro lodevole per il nostro Paese, che si conferma al top in questo settore (anche se preoccupa il crollo dei prezzi). Sì, ci sono anche buone notizie: l’ultimo rapporto di Unirima mostra che l’Italia ha riciclato circa 7 milioni di tonnellate di carta da macero (+3% rispetto all’anno precedente), pari a 13,3 tonnellate al minuto, che collocano il nostro Paese al secondo posto in Europa per riciclo di carta. Questo risultato è stato raggiunto grazie ad una rete capillare di impianti per il trattamento dei rifiuti (circa 600), ai quali arrivano le raccolte differenziate di carta e cartone provenienti sia dai Comuni che da attività commerciali, artigianali, industriali e terziarie per produrre materia prima destinata alle cartiere. Si parte infatti proprio da lì, dalla raccolta differenziata, per arrivare alla produzione di nuova materia prima, passando per selezione e trattamento negli impianti di recupero e nuova immissione nel ciclo produttivo in cartiera da cui escono nuove bobine di carta che diventa fonte di nuovi imballaggi, arrivando poi a confezionare i prodotti destinati ai consumatori finali. Ma non è tutto oro quello che luccica. Come spiega l’associazione Unirima infatti, la guerra in Ucraina e i conseguenti aumenti dei prezzi dell’energia stanno facendo emergere alcune criticità nella filiera, sebbene il comparto della carta da macero non rallenti. Una crisi che sta travolgendo in generale le imprese del riciclo. Il forte rallentamento dell’attività industriale a valle (le cartiere) ha determinato purtroppo una forte riduzione dei prezzi della carta da macero ma anche l’aumento dei quantitativi da stoccare negli impianti.