Nel 2022 si è registrato il dato più alto di accesso nei centri Caritas, nelle parrocchie e presso i servizi diocesani

Due città in una, che spesso non comunicano e non si incontrano mai: una benestante se non proprio ricca (formata da quel 2,4% di contribuenti che detiene il 17,6% del reddito dichiarato nella Capitale, pari a oltre 8 miliardi) l’altra povera, composta da quel 42,2% dei 2.822.981 cittadini che dichiara un reddito inferiore ai 15.000 euro: con il 37,1% che è nella fascia 15.000-35.000 euro. I dati emergono dalla sesta edizione del Rapporto “Povertà a Roma: un punto di vista” della Caritas diocesana. È stato calcolato il reddito medio annuale pro capite suddividendo il reddito familiare per i componenti dei singoli nuclei: quello medio ottenuto si attesta a 21.353 euro, che scende a 12.770 euro per le famiglie con minori, mentre raggiunge i 28.831 euro per le famiglie senza figli a carico. I 60 – 74enni sono quelli con il reddito medio più alto (31.962 euro) in tutti i 15 Municipi. Nel 2022 si è registrato il dato più alto di accesso nei centri Caritas, nelle parrocchie e presso i servizi diocesani: a chiedere aiuto sono stati oltre 25mila cittadini, fra romani e stranieri: per 11.800 di loro sono stati avviati programmi organici di aiuto. La richiesta principale, nella Capitale della movida, degli “happy hour” e degli eventi mondani, riguarda il cibo: ne hanno fatto richiesta il 69,7% delle persone seguite dai centri cattolici. E nelle tre mense Caritas (senza contare quelle attive nelle realtà di base come parrocchie e associazioni) sono state accolte 9.148 persone (4.092 al primo accesso). Non era mai successo di vedere tanti minori, soprattutto stranieri non accompagnati: sono stati 698 (il 7,6% del totale). Ma, in generale, cresce la povertà dei non italiani: l’81% del totale, soprattutto i richiedenti asilo e i protetti internazionali. In crescita anche la richiesta di aiuto per pagare le bollette dell’energia: in soli 3 mesi, tra il 2022 e il 2023, sono finiti i 130mila euro messi a disposizione dalla Diocesi di Roma e gestiti dalla Caritas per aiutare le famiglie, costrette spesso a scegliere se pagare le bollette o provvedere ad altre spese pur indispensabili, come quelle sanitarie.