Oltre 70 autori hanno esposto i propri libri nella prestigiosa Galleria d’Arte ubicata nel cuore del quartiere romano Montesacro, dando vita a numerose sinergie culturali
Due giorni all’insegna della cultura artistica e letteraria quelli andati in scena sabato 7 e domenica 8 maggio presso la Galleria Arte Sempione, dove si è svolta la seconda edizione della Fiera del Libro “Lettere al Sempione OFF”, manifestazione organizzata e promossa dall’Associazione Officine Culturali Romane, dalla stessa Galleria Arte Sempione, dal Gruppo Facebook Segnalazioni Letterarie e dal Dott. Alessandro Orofino, direttore dell’omonima collana editoriale per conto di Pathos Edizioni. Oltre 70 autori hanno esposto i propri libri nel prestigioso atelier ubicato nel cuore del quartiere romano Montesacro, che ha offerto al numeroso pubblico presente anche un’esposizione pittorica curata dall’artista Stefania Pinci. Una rassegna, quella di “Lettere al Sempione OFF”, sempre più social, grazie alle tante interviste e dirette Facebook coordinate dal Prof. Alberto Raffaelli, ma anche e soprattutto un evento che ha riservato la giusta visibilità e dignità alle tante opere di autori emergenti e già affermati, i quali hanno potuto usufruire di un vero e proprio laboratorio letterario, uno spazio in cui scambiare pensieri e opinioni, oltre che di un momento di autentica aggregazione culturale. Sono stati oltre trecento i visitatori che hanno affollato la Galleria Arte Sempione diretta da Mario Borgato e Stefania Pinci nel corso dei due giorni riservati alla Fiera, che ha visto la partecipazione di editori, critici letterari, attori teatrali, giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi. E ora, non si può che pensare ad una terza replica: “Siamo già al lavoro per organizzare e promuovere una terza edizione della rassegna, magari ampliando il nostro organico e consentendo ad un numero ancora maggiore di autori di partecipare – ha dichiarato Andrea Lepone, presidente dell’Associazione Officine Culturali Romane – Il nostro scopo resterà sempre quello di offrire una vetrina di sana promozione letteraria ad autori ed editori, permettendo loro di interagire non solo con il pubblico, ma anche e soprattutto con i propri colleghi, al fine di poter dare vita ad una serie di sinergie culturali che senza ombra di dubbio porterebbero benefici all’intero settore, purtroppo in affanno dopo le chiusure e le restrizioni dovute alla pandemia”.