Ogni squadra è composta sia da giocatori disabili che non disabili, ciascuno dei quali è portato ad esprimersi al massimo delle sue capacità insieme ai compagni
Il baskin è uno sport di squadra, giocato da disabili e normodotati insieme. Il termine “baskin” è l’unione di “basket” e “inclusivo”. Questo sport trae origine dal basket e ne mantiene lo scopo del gioco, cioè segnare più canestri della squadra avversaria. Ogni squadra è composta sia da giocatori disabili che non disabili, ciascuno dei quali è portato ad esprimersi al massimo delle sue capacità insieme ai compagni. Possono partecipare sia persone con disabilità mentali, sia persone con disabilità fisiche, sia persone senza nessun tipo di disabilità. Anche tra i normodotati ci possono essere giocatori di pallacanestro, sportivi provenienti da altre discipline e persone meno abituate alla pratica sportiva. Le squadre sono miste anche dal punto di vista del sesso e dell’età. Tutto ciò è possibile grazie ad un ingegnoso sistema di regole, pensato per adattarsi ai singoli giocatori, ponendoli in competizione in modo paritario. Nel 2013 in Italia erano una quarantina le società sportive dilettantistiche che possedevano una squadra di baskin. Nel 2023, quindi dieci anni dopo, sono più di un centinaio, in rapida crescita, e coinvolgono molte regioni italiane: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Sicilia. Il baskin è arrivato anche oltre confine, in Francia, Spagna, Grecia e Lussemburgo. In molte delle regioni coinvolte si tiene un campionato regionale a cadenza annuale, mentre ogni due anni si disputa il campionato italiano di baskin. Vengono, inoltre, organizzati vari tornei nazionali e internazionali.