Una recensione a cura della Dott.ssa Caterina Zonno

“Riflessioni in chiaroscuro”, seconda silloge di Andrea Lepone, pubblicata da La Macina Onlus Editore, è una raccolta di poesie che racchiude già nel titolo il senso profondo della sua ricerca . E’ una riflessione esistenziale dalle infinite sfumature che l’autore offre al lettore con grande lirismo (pathos). Andrea Lepone ama l’arte in tutte le sue forme e l’espressione “chiaroscuro”, prestata alla poesia dalla pittura, rimanda alle “sfumature emotive” del suo animo. Il poeta diviene pittore ed affresca e definisce i tratti di un quadro immaginario dalle tinte e dai toni contrastanti e tumultuosi come la sua indole. L’autore pensa, medita, racconta la sua verità ed il suo tormento sulla vita e sull’amore, attraverso immagini, suggestioni e metafore ed il lettore ne viene rapito… inizia così un viaggio onirico e di riflessione. Questo è il piccolo-grande miracolo che realizza un bel libro come questo. Il lettore si riconosce nella grande sensibilità dell’autore ed in modo naturale si avvia con lui  nel suo mondo. E quando sarà richiamato alla realtà si sentirà cambiato, arricchito di pensieri ed emozioni. Molto significativa la poesia dal titolo “Luce e ombra” nella quale il poeta rimanda alla metafora Platonica della ricerca della luce e del fuoco della conoscenza, capaci di liberare l’uomo dalle catene dell’ignoranza e della sofferenza. Emblematici i versi finali nei quali si percepisce il profondo senso di solitudine dell’autore nell’affannosa ricerca intellettuale e di verità. “E sono luce e sono ombra… Incrocio il tuo sguardo / lungo il sentiero che porta / alla casa della conoscenza, / appari e svanisci / come un fantasma, / cadendo in un limbo invisibile / ai miei occhi….”; Andrea Lepone è consapevole di quanto sia importante condividere sentimenti e riflessioni attraverso la fruizione di opere d’arte di qualità ed è per questo che crede nell’importanza della diffusione culturale ed opera oltre che come autore anche come promotore ed organizzatore di eventi. Perché l’arte, la cultura e la creatività rappresentano la vera ricchezza di un popolo e ne determinano il progresso spirituale e sociale.

Caterina Zonno